MANUALE DEL RECUPERO DEI FORTI DI ROMA
Il progetto di ricerca basato su una prima ipotesi elaborata dalle iniziali ricerche dell'Associazione di Promozione Sociale ha avuto un primo nucleo di approfondimento nell’ambito di una precedente attività di correlazione di Tesi di Laurea inerente il progetto di restauro del Forte Trionfale.
ELISABETTA PALLOTTINO
Studio preliminare per la realizzazione di un Manuale del recupero dei Forti militari di Roma
2014/2015 Durata: 2 anni
Descrizione della ricerca
L’obiettivo del Manuale è quello di fornire un contributo sistematico di conoscenza sui Forti di Roma. Si intende fornire uno strumento prezioso di orientamento e ausilio tecnico, dedicato agli operatori che si troveranno ad intervenire per recuperare queste strutture militari sia in termini di manutenzione di quelle oggi in uso ai diversi Enti gestori che in termini di riqualificazione e restauro di quelle dismesse.
Il progetto di ricerca nasce dalla collaborazione tra il Dipartimento di Architettura e l'Associazione di Promozione Sociale Progetto Forti (arch. Simone Ferretti e arch. Fabrizio Latini) che da anni è impegnato nell’approfondire le ricerche sul Campo Trincerato di Roma.
Lo studio preliminare prende le mosse da alcune ricerche svolte sul Forte Trionfale per estendersi all’intera serie dei Forti romani che saranno oggetto del Manuale di recupero. Attraverso un’analisi comparativa degli elementi costruttivi e architettonici ricorrenti e lo studio delle diverse modifiche e stratificazioni intervenute nell’arco di oltre un secolo di vita del Campo Trincerato di Roma, sarà possibile redigere una guida agli interventi necessari alla riqualificazione compatibile di queste strutture.
La metodologia applicata è quella ampiamente sperimentata nel campo della redazione della manualistica del recupero di tipologie edilizie, in questo caso basata su alcuni trattati dell’epoca, in particolare quello pubblicato dal Generale del Genio Mariano Borgatti, "La fortificazione permanente contemporanea (teorica ed applicata) …", Torino 1898.
Collocazione nel contesto scientifico nazionale ed internazionale
Il riuso delle architetture fortificate otto-novecentesche costituisce un impegno di grande attualità in tutta Europa a seguito del processo di dismissione da parte dei militari che nel corso del Novecento le hanno occupate, all’indomani della cessazione del loro uso originario.
Questo processo non è stato però accompagnato dalla conoscenza di queste strutture che in molti casi sono state private delle loro caratteristiche costruttive peculiari. Tale deficit di conoscenza si riscontra in parte anche presso le Soprintendenze che pur comprendendo il valore storico dei manufatti e apponendovi il vincolo, non hanno incoraggiato gli studi necessari ad un loro restauro filologico.
Lo studio vuole quindi gettare le basi per una futura pubblicazione che si pone come ideale e operativo proseguimento de Il sistema dei Forti Militari di Roma, Roma, Gangemi 2006, a cura di Elvira Cajano della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per il Comune di Roma (con un approfondimento sul restauro del Forte Portuense, già attuato in parte dalla Soprintendenza).
Anche a Venezia, dove esiste il Campo Trincerato di Mestre sviluppatosi tra la fine del Settecento e i primi del Novecento, la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Venezia e laguna, ha di recente redatto una serie di indicazioni sul restauro dei Forti passati in gran parte al Demanio del Comune di Venezia.
Altri partecipanti alla ricerca: Giovanna Spadafora, Mauro Saccone, Simone Ferretti, Fabrizio Latini, Elena Altomano, Roberta Celupica (contrattista), Alessio Agresta