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78,2 m s.l.m.

Suburbio Gianicolense (Bravetta)

Riserva Naturale Valle dei Casali

Via di Bravetta 739

Municipio XII

Forte Bravetta  -  (1877 - 1883)

Agenzia del Demanio (in consegna a Roma Capitale)

Archivio digitale Progetto Forti - Fondo Forti di Roma - Foto di Fabrizio Latini

Vicende e descrizione storica - sintesi

Il Forte Bravetta, uno dei primi forti romani realizzati, fu costruito tra il dicembre 1877 e il gennaio 1883 per un costo di lire 1.030.553. Realizzato a ridosso della strada consorziale di casetta Mattei copriva da nord-est l’area della Nocetta, la zona a nord tra via Pisana e Aurelia, e l’area antistante sino alla via Portuense. Il tracciato del forte ha un’originale impostazione pentagonale presentando una faccia in più sul fronte centrale, condizione determinata da particolari esigenze difensive rispetto all’orografia. Il fossato perimetrale è difeso da caponiera centrale e tre mezze caponiere laterali e sul fronte di gola dal tamburo difensivo posto a sinistra dell’ingresso al forte, difeso dal rivellino. Il piano del ramparo è raggiungibile da due rampe poste asimmetricamente rispetto all’ampia piazza d’armi e al traversone, unito al corpo di guardia posto all’ingresso. E’ dotato di tre polveriere, due simmetriche a cui si accede dal muro di controscarpa del fossato l’altra “in caverna”, sotto il terrapieno del muro di scarpa in adiacenza al tamburo difensivo e di due pozzi di acqua sorgiva.

Uso, stato di conservazione e vincolo del Forte

Il Forte impiegato quale deposito e poligono di tiro venne adibito tra il 1932 e il 1945 a luogo di esecuzione di sentenze capitali e poi a polveriera. Dismesso nel 2007 e consegnato nel 2009 a Roma Capitale nel 2011 è stato aperto al pubblico stabilmente il parco antistante intitolandolo ai Martiri del Forte Bravetta. Il Forte, in ottimo stato di conservazione essendo nel tempo rimasto inalterato, presenta tutti i volumi ipogei e i profili dei rampari nella forma originale, così come la piazza d’armi che conserva ancora il fondo in terra, con i tipici canali di raccolta acque superficiali realizzati con i sampietrini, il fossato e le tre polveriere. Si conservano buona parte dei serramenti originali in parte modificati, compreso il portone di ingresso mentre il fregio è cementato. Si osserva solo la mancanza del parapetto in ghisa originale posto un tempo sul ramparo di cui sono evidenti alcuni attacchi sul cornicione dei ricoveri. Il ponte levatoio è conservato così come, unico insieme al Forte Appia, il rivellino esterno al forte. Il Forte è vincolato ai sensi del Codice dei Beni Culturali con D.M. 28/04/2008.

Il Compendio Demaniale

Il compendio demaniale è stato impiegato nel corso del tempo per la realizzazione di alcuni edifici militari con diversa destinazione d’uso. Dal 2009 è in consegna a Roma Capitale che lo ha destinato a  parco pubblico intitolandolo alla memoria dei Martiri del Forte Bravetta ricordati da una lapide commemorativa posta all’ingresso del compendio.

 

testo © 2013 Progetto Forti

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